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ASI e CSEN

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2011 02:48
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Presidente dell'FF
31/01/2011 02:48


Testo preso dal GSI Forum

ASI

Ente Nazionale di Promozione Sportiva, Riconosciuto dal Consiglio
Nazionale del CONI con delb. n. 708 del 27/7/1994

Ente Nazionale con Finalità Morali e Assistenziali Riconosciuto
Ministero Interni Decreto n.557/B.22684.12000 A (132)

Associazione iscritta all'Albo Nazionale di Promozione Sociale
ai sensi dell'art. 2 del D.M. 471 del 14/11/2001 in attuazione della Legge 383/2000

Associazione di protezione ambientale ai sensi e
per gli effetti dell'art.13 della Legge 8 luglio 1986 n.349.

Ministero delle Pari Opportunità Dal 4 aprile 2005,
Alleanza Sportiva Italiana è iscritta al “Registro delle associazioni
e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni” art.6 del D.L. 9/07/2003, n.215.

CSEN


Il Centro Sportivo Educativo Nazionale (C.S.E.N.), da qui in avanti detto CSEN, è un'Associazione Nazionale avente per scopo la diffusione dello Sport in ogni sua disciplina, attraverso la promozione e l'organizzazione su tutto il territorio nazionale e nei Paesi Europei ed Extraeuropei di attività sportive dilettantistiche a carattere amatoriale, seppure con modalità competitive, volte alla formazione fisica, morale, sociale e della salute dei cittadini, nonché di tutte le attività culturali, sociali, ricreative, salutistiche, del tempo libero, di formazione extrascolastica e del turismo sociale che possono contribuire all'arricchimento della persona umana; il CSEN persegue inoltre finalità assistenziali e di promozione sociale. Le attività sportive dilettantistiche, che dovessero essere eventualmente esercitate a carattere agonistico, dovranno rispettare quanto sancito dai regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali e/o Discipline Associate per il miglior raggiungimento delle specifiche finalità. Il CSEN è retto da norme statutarie e regolamentari ispirate al principio di partecipazione all'attività sociale da parte di chiunque in condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Le funzioni del CSEN, in ambito sportivo, sono svolte nel rispetto dei principi, delle regole e delle competenze del C.O.N.I., delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Associate.
Il CSEN non ha scopo di lucro; esso, già riconosciuto come Ente Nazionale di Promozione Sportiva dal Consiglio Nazionale del C.O.N.I. con la delibera n. 27 del 24 giugno 1976 ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 530 del 2 agosto 1974, è stato riconfermato in tale sua qualità con Deliberazione del Consiglio Nazionale del C.O.N.I. n. 1224 del 15 Maggio 2002 in attuazione del Decreto legislativo n. 242 del 23 Luglio 1999. Il CSEN è Ente Nazionale di promozione sociale di cui all' art. 3 comma 6, lettera e), della legge 25 agosto 1991, n. 287 con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero dell'Interno con D.M. 559/C.3206.12000.A. (101) del 29 febbraio 1992 ed e' stato iscritto al n.77 del registro nazionale delle associazioni di promozione sociale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della Legge 383\2000. Il CSEN è considerato O.N.L.U.S. ai sensi dell'art. 10, comma 9, D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460.
Il CSEN ha sede legale in Roma. La durata del medesimo è stabilita a tempo indeterminato.

CONCLUSIONI:

ASI vale tanto quanto CSEN...almeno come strumenti: hanno lo stesso potenziale per permettere di rappresentarsi da soli in un ente o una consulta.

Quello che fa la differenza (applicato al mondo della pesca) sono due cose: come lo si usa uno strumento (il fine) e soprattutto chi lo usa.

Ad esempio lo SCI parla di CSEN con termini di "grandi agevolazioni fiscali", e per chi ha a cuore il futuro dei pesci con questo collima ben poco.

Entrando poi nello specifico mi chiedo come sia possibile far convivere due discipline di pesca, ma soprattutto mentalità, così diverse come il carpfishing e il bassfishing, considerando che i "progetti" di chi ha abbracciato il CSEN e pratica lo spinning ad esempio a Ferrara, nel forum di Esox2000 dichiara che "a Ferrara ci sono troppe carpe (troppe poi in base a cosa?) le quali se vendute ai cinesi potrebbero portare tanti soldi da reinvestire in immissioni di lucci".

Considerando che costui che scrive è uno dei "pionieri" dell'entrata nel CSEN (per cui ambisce ad una poltrona in consulta) e che è molto vicino a chi fa monitoraggio e studi sulla fauna aquatica del ferrarese..insomma sempre quello del "ci sono troppe amur" mi ridomando il perchè di alcune scelte strategiche.


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